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Separazioni e divorzi a Vicenza: qualche dato

Separazioni e divorzi a Vicenza.

E’ notizia di questi giorni che i coniugi che abbiano intrapreso procedure di separazioni e divorzi a Vicenza siano stati nel 2014 un numero molto consistente rispetto ai matrimoni celebrati.

I dati indicano 148 separazioni e 133 divorzi a Vicenza, “contro” solo 302 matrimoni.Nel 2015 pare vi sia addirittura un superamento delle separazioni e divorzi a Vicenza, contro i secondi, i matrimoni.
Dal sito del Comune di Vicenza, infatti, si apprende che dall’inizio dell’anno siano stati celebrati 189 matrimoni a fronte di 191 separazioni e 176 divorzi.Separazioni e divorzi a VicenzaAl di là del lato allarmante, desta interesse verificare come stia via via prendendo piede tanto la definizione delle separazioni e divorzi a Vicenza, innanzi all’ufficiale di stato civile.
Ambito percorribile , con l’assistenza facoltativa di un avvocato, nel caso in cui non ci siano figli minori, incapaci o portatori di grave handicap  o maggiorenni economicamente non autosufficienti, (57 i divorzi e 36 le separazioni con tale sistema) quanto il procedimento di negoziazione assistita (14 separazioni e 12 divorzi a Vicenza da inizio anno).In relazione al procedimento di Negoziazione assistita per separazioni e divorzi a Vicenza, si ricorda che può essere intrapreso al fine di raggiungere una soluzione consensuale di separazione personale, di cessazione degli effetti civili del matrimonio, di scioglimento del matrimonio nonchè di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.
Le parti dovranno essere necessariamente assistite da un avvocato (uno per coniuge) e non sarà motivo ostativo per il procedimento – a differenza della procedura innanzi l’ufficiale di stato civile – il fatto che vi siano figli minori o non autosufficienti.In tale ultimo, caso sarà necessario che l’accordo raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita venga essere trasmesso, entro il termine di dieci giorni, al procuratore della Repubblica presso il tribunale competente, il quale, quando ritenga che l’accordo risponda all’interesse dei figli, lo autorizza.
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