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Usucapione: come si interrompe?

Usucapione: come si interrompe? Vediamo innanzitutto in cosa consiste.

usucapione possesso come proprietario
usucapione è il possesso di un bene in modo pacifico, continuo e non interrotto per il tempo stabilito dalla legge

L’usucapione è un metodo legale di acquisto della proprietà altrui attraverso il . In pratica è necessario che qualcuno si impossessi del bene altrui, utilizzandolo come se fosse l’effettivo proprietario, in modo indisturbato, per 20 anni nel caso di acquisto della proprietà (mobili o immobili), 15 per i fondi rustici, 10 per i beni mobili registrati (come, ad esempio, le automobili).   La Corte di Cassazione, anche recentemente (ordinanza 20611 del 31 agosto 2017) ha statuito che né la diffida né la messa in modo sono sufficienti  ad interrompere l’usucapione? Per la Suprema Corte  possono avere efficacia interruttiva solo atti che comportino per il possessore la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, come la notifica dell’atto di citazione con il quale venga richiesta la consegna materiale di tutti i beni immobili sui quali si vanti un diritto di proprietà, per esempio, perché passati in proprietà esclusiva con sentenza passata in giudicato per effetto di divisione in lotti di un compendio ereditario. Secondo la Cassazione non è sufficiente neppure l’atto di disposizione da parte del proprietario, poiché la vendita in favore di altri soggetti, anche se conosciuta dal possessore, non esercita alcuna incidenza sulla situazione di fatto utile ai fini dell’usucapione, rappresentando, rispetto al possessore, un cosa ininfluente. Ma allora che cosa deve fare il proprietario per interrompere l’usucapione? Sotto un profilo pratico, si può agire nel seguente modo:

usucapione causa
Usucapione, in assenza di riconoscimento del proprio diritto, inevitabile la causa in Tribunale
  • – se c’è la collaborazione del possessore e, quindi, i rapporti con il titolare sono pacifici: sarà sufficiente far firmare a questi una dichiarazione con cui egli riconosce espressamente all’effettivo proprietario tutti i diritti sul bene, ammettendo di poterne disporre solo in virtù del consenso del primo;
  • – se non c’è la collaborazione del possessore: si potrà notificare a questi un atto di citazione con cui il proprietario chiede la restituzione del proprio bene. Si tratta dell’atto che serve per intraprendere la normale causa in tribunale: un rimedio estremo, ma l’unico utile a rivendicare il diritto ed a conseguire il bene.

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